L’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER 2024) del 2024 fornisce informazioni preziose sul modo in cui i luoghi di lavoro in tutta Europa gestiscono la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL). Condotta in oltre 41 000 organizzazioni in 30 paesi europei, l’indagine rivela i cambiamenti nelle pratiche sul luogo di lavoro, l’impatto della digitalizzazione e le sfide in corso nell’affrontare i rischi tradizionali e psicosociali. I partecipanti all’indagine sono le persone che meglio sanno come viene gestita la SSL sul luogo di lavoro.
Una nuova indagine dell’UE rivela che il mantenimento prolungato della posizione da seduto, i rischi psicosociali e la digitalizzazione sono in cima alle preoccupazioni per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro
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L’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER) del 2024 fa luce sui rischi individuati dai luoghi di lavoro europei in tutti i settori, con il mantenimento prolungato della posizione da seduto e i movimenti ripetitivi che continuano a destare le maggiori preoccupazioni. Rivela inoltre le sfide psicosociali e il crescente impatto della digitalizzazione sulla sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, mentre le organizzazioni si confrontano con nuove pratiche lavorative.
L’indagine svela i fattori di rischio individuati più di frequente sul luogo di lavoro, che sembrano essere relativamente stabili nel tempo. Come nel 2019, i due principali fattori di rischio nel 2024 sono legati ai disturbi muscoloscheletrici: il mantenimento prolungato della posizione da seduto, in cima alla classifica nell’ultima edizione, è stata segnalata dal 64 % dei luoghi di lavoro, e i movimenti ripetitivi delle mani o delle braccia seguono da vicino con il 63 %. Inoltre, il 52 % ha citato il sollevamento o lo spostamento di persone o carichi pesanti come un importante fattore di rischio.

Inoltre, il numero di imprese che riferiscono di dipendenti che lavorano da casa (dal 13 % nel 2019 al 23 % nel 2024), accompagnato da una crescente consapevolezza dell’impatto della digitalizzazione sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori, è quasi raddoppiato.
Anche i rischi psicosociali sono spesso presenti, in particolare nel settore dei servizi, e il 56 % delle organizzazioni individua la sfida di affrontare clienti, pazienti o alunni difficili.
Riflettendo sui risultati, il direttore esecutivo dell’EU-OSHA, William Cockburn, ha dichiarato: «Il 25 % delle organizzazioni non è ancora in grado di riconoscere la presenza di rischi psicosociali, il che evidenzia una carenza significativa nell’affrontare questi importanti problemi. Ciò sottolinea l’importanza della nostra prossima campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, che sarà varata nel 2026 e si focalizzerà su come affrontare l’impatto dei rischi psicosociali sul lavoro sulla salute mentale dei lavoratori.»
Tra i luoghi di lavoro che segnalano fattori di rischio psicosociale, il 21 % ritiene che questi rischi siano più difficili da gestire rispetto ad altri rischi di SSL. Le cifre variano notevolmente da paese a paese, con paesi nordici come la Svezia (38 %) e la Danimarca (37 %) che percepiscono maggiori sfide. La partecipazione dei dipendenti alla concezione di misure di prevenzione dei rischi psicosociali ha registrato un leggero calo, passando dal 61 % del 2019 al 55 % del 2024.
Inoltre, l’indagine mostra una crescente attenzione per le tecnologie digitali nelle valutazioni dei rischi sul luogo di lavoro, ora coperte nel 43 % dei luoghi di lavoro in generale, con Spagna e Slovenia in testa con oltre il 60 %. Analogamente, il 42 % degli stabilimenti offre formazione sull’uso delle tecnologie digitali, raggiungendo il 75 % a Malta. ESENER evidenzia inoltre i fattori di rischio legati all’uso delle tecnologie digitali sul luogo di lavoro. Oltre ai rischi muscolo-scheletrici, le imprese segnalano un aumento dell’intensità del lavoro (34 %), un sovraccarico di informazioni (32 %) e confini poco chiari tra lavoro e vita privata (27 %).
È incoraggiante constatare che si è registrato un netto miglioramento nella consultazione dei lavoratori in merito all’impatto della digitalizzazione sulla sicurezza e la salute. Tra gli stabilimenti che utilizzano almeno una tecnologia digitale, il 35 % afferma di consultare i dipendenti, il che corrisponde a un incremento del 24 % rispetto al 2019.
La prima relazione sui risultati segna l’inizio di una serie di analisi che approfondiranno i dati di ESENER 2024, i cui risultati dettagliati saranno pubblicati nelle relazioni successive entro il 2026.
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L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) contribuisce a rendere l’Europa un luogo più sicuro, sano e produttivo in cui lavorare. Oltre a svolgere ricerche, elaborare e distribuire informazioni affidabili, equilibrate e imparziali nel campo della sicurezza e della salute, l’Agenzia organizza campagne paneuropee di sensibilizzazione. Istituita nel 1994 dall’Unione europea, l’Agenzia, che ha sede a Bilbao, in Spagna, riunisce rappresentanti della Commissione europea, dei governi degli Stati membri, delle organizzazioni di datori di lavoro e di lavoratori nonché esperti di spicco in ciascuno degli Stati membri dell’UE e di altri paesi.
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