L’EU-OSHA opera di pari passo con la legislazione dell’UE

Un anniversario importante è un momento di riflessione sul passato e di anticipazione di nuove sfide.

Nell’anno del 25° anniversario, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) riflette sull’importanza della direttiva chiave in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL), introdotta 30 anni fa, e guarda con impazienza al compito sostenere il pilastro europeo dei diritti sociali.

La direttiva quadro

La pubblicazione, nel giugno 1989, della direttiva 89/391/CEE (la direttiva quadro europea sulla sicurezza e la salute sul lavoro) ha costituito una tappa importante per i lavoratori in Europa. Si è trattato del primo atto legislativo completo dell’UE in materia di SSL, che ha introdotto principi comuni e norme minime applicabili in tutta l’Unione.

La direttiva quadro ha reso i datori di lavoro responsabili della sicurezza e della salute dei lavoratori. La responsabilità del datore di lavoro, i principi di prevenzione che vi sono previsti e l’informazione, la formazione, la consultazione e la partecipazione equilibrata dei lavoratori sono le pietre miliari su cui si basa il nuovo approccio alla protezione della salute e della sicurezza sul lavoro. La direttiva pone inoltre il principio della valutazione dei rischi al centro della legislazione dell’UE in materia di SSL. 

La direttiva doveva essere recepita in tutti gli Stati membri entro la fine del 1992. Da allora è stata seguita da molte altre direttive in merito ad aspetti specifici del lavoro o pericoli.

In una comunicazione del 2004, la Commissione europea (CE) ha concluso che la direttiva quadro e talune direttive correlate hanno contribuito a semplificare e razionalizzare la legislazione nazionale in materia di sicurezza e salute. Inoltre, hanno contribuito a creare una cultura della prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro dell’UE e spianato la strada per inserire la SSL tra le priorità programmatiche della Commissione.

L’EU-OSHA ha contribuito attivamente alla definizione degli obiettivi della successiva strategia dell’UE per la salute e la sicurezza 2007-2012 e del quadro strategico dell’UE in materia di salute e la sicurezza sul lavoro 2014-2020, che hanno innescato il conseguente consolidamento e coordinamento delle strategie nazionali negli Stati membri dell’UE.

Il pilastro europeo dei diritti sociali

Quasi 30 anni dopo l’introduzione della direttiva quadro, un’altra pietra miliare, il pilastro europeo dei diritti sociali, garantisce ai cittadini europei maggiori diritti in termini di benessere e occupazione.

... Dal diritto a salari equi a quello all’assistenza sanitaria, dall’apprendimento permanente a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, dalla parità di genere al reddito minimo: con il pilastro europeo dei diritti sociali, l’UE difende i diritti dei suoi cittadini in un mondo in rapida evoluzione.

Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, 17 novembre 2017.

Il pilastro definisce il lavoro come un diritto sociale fondamentale e garantisce ai lavoratori un elevato livello di protezione indipendentemente dall’età. Due dei 20 principi del pilastro riguardano direttamente la SSL:

  • il diritto ad ambienti di lavoro sicuri, sani e adeguati;
  • il diritto a un sano equilibrio tra attività professionale e vita familiare.

Pertanto, il pilastro apporta un sostegno di alto livello al lavoro dell’EU-OSHA. Chiaramente, l’Agenzia ha un ruolo importante da svolgere nel sostenere i valori del pilastro e nel metterne in pratica i principi. Due settori di attività dell’EU-OSHA sono particolarmente importanti:

In effetti, tutto il lavoro dell’Agenzia contribuisce in qualche modo a rendere gli ambienti di lavoro europei più sicuri e più sani e la vita lavorativa più sostenibile, garantendo in tal modo i diritti sanciti nel pilastro.

Ecco che, nel 2019, l’EU-OSHA celebra il trentesimo anniversario del primo atto legislativo dell’UE in materia di SSL, la direttiva quadro, che ha garantito ai lavoratori pari tutela in tutta l’Unione. Al contempo, l’Agenzia guarda con impazienza al compito di fornire sostegno pratico al pilastro europeo dei diritti sociali e di migliorare la protezione dei lavoratori in Europa. Tale riconoscimento del valore del suo lavoro dà all’Agenzia un nuovo impulso a continuare a lavorare con i propri partner per rendere l’Europa un luogo più sicuro e sano in cui lavorare.